ZACHES TEATRO

MAL BIANCO

6 ottobre 2013
TEATRO FABBRICONE 1  - h 20.30

biglietto / ticket 10 € (rid. 7 €)

durata / time 50’

 

ZACHES TEATRO

progetto di / project by Zaches Teatro
regia, coreografia e drammaturgia del suono / direction, choreography and sound dramaturgy Luana Gramegna
scene, luci, maschere e costumi / scenes, lights, masks and costumes Francesco Givone
musica originale, video e live electronics / original music, video and live electronics Stefano Ciardi
performers / performers Andrea Lorena Cianchetta, Martina Garbelli, Enrica Zampetti
collaborazione artistica / artistic collaboration Enrica Zampetti
realizzazione costumi / costumes makers Valeria Donata Bettella e Elisa Abbrugiati
promozione e organizzazione / promotion and organization Elisabetta Scarin
produzione / production Zaches Teatro
co-produzione / co production PiM Spazio Scenico di Milano; Premio Prospettiva Danza Teatro 2010; Kilowatt Festival
in collaborazione con / in collaboration with Regione Toscana - Progetto Filigrane, Università degli Studi di Arezzo, Centro Il Funaro di Pistoia.
con il sostegno di / with support of Regione Toscana.

si ringraziano per la collaborazione artistica / special thanks for the artistic collaboration to German Allue Jauregui e Francesca Valeri.

 

 

 

Mal Bianco è la seconda tappa della Trilogia della Visione, progetto sull’opera pittorica di tre differenti artisti che indaga l’atto del vedere come forma articolata di percezione.
Il lavoro prende come ispirazione iconografica il maestro giapponese Hokusai, il creatore dei Manga, parola che letteralmente significa "immagini senza nesso logico".
In Mal Bianco lo spazio perde contorni e definizioni prospettiche, assorbe i corpi, li consuma e li restituisce smangiati, ombre di se stessi o simulacri di entità decadute. Una realtà altra s’insinua, ulteriore a quella che crediamo ogni giorno di vedere con i nostri occhi, una realtà interiore, dell’animo e dei fantasmi che ognuno porta con sé.

 

Mal Bianco is the second part of the Trilogy of Vision, a larger project on the works of different painters that investigates the act of seeing as articulated form of perception.
The iconographic inspiration comes from the Japanese master Hokusai, the creator of Mangas, a word that literally means “images with no logical connection”.
In Mal Bianco the space loses boundaries and perspective definitions, it absorbs the bodies on the scene, it almost corrodes them and returns them worn out, consumed shadows of themselves or simulacra of fallen entities.
A different reality is suggested, further to the one we believe to see every day, an inner reality of the soul and of the ghosts that everyone carries within oneself.