FATTORIA VITTADINI/MATANICOLA

TO THIS PURPOSE ONLY

9 ottobre 2013
TEATRO FABBRICONE 1 - h 20.30

biglietto / ticket 10 € (rid. 7 €)

durata / time 40'

 

FATTORIA VITTADINI

idea, regia, coreografia, allestimento scenico, costumi, disegno luci, colonna sonora / concept, direction, choreography, costumes, light design, soundtrack Nicola Mascia e Matan Zamir
creazione e performance / production and performance Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Maura di Vietri, Francesca Penzo, Maria Giulia Serantoni
direzione tecnica / technical direction Giulia Carlotta, Maria Pastore

musica / music Gaetano Donizetti, Henry Purcell
fotografie / photography Augusto e Mirella De Bernardi
co produzione / co production Danzarte and Next
con il support di / with the support of Goethe Institut and Comune di Milano

 

 

Il lavoro nasce dalla necessità di due realtà che lavorano in luoghi differenti (Germania e Italia) ma che hanno radici comuni, di esplorare nel dettaglio l'internazionale e nazionale idea dell'Italia e, ancora più nello specifico, di elaborare i concetti e le idee che ruotano attorno al fatto di essere italiani e di vivere oggi questa società.
Il passato e il presente del nostro paese, le nostre radici, le sensazioni e le differenti fisicità che sono radicate nella nostra memoria sono alcuni degli aspetti che abbiamo trattato, soffermandoci su temi che abbiamo riscontrato essere i più sentiti da noi, come la famiglia, i valori tradizionali, i miti, la religione e i tipici clichés, tutti filtrati attraverso le nostre esperienze personali.
Questa ricerca ha dato origine ad una serie di immagini e situazioni nate durante tutto il percorso della creazione in spazi e luoghi differenti e ben selezionati che si sono poi amalgamati in una composizione unitaria.
Abbiamo ricercato il modo con cui questi frammenti, che portano con loro memorie specifiche, potessero essere accostati l'uno all'altro per creare un nuovo e sorprendente risultato, ricontestualizzando e trasformando la loro originale natura in qualcosa d'altro.
Li abbiamo ricollocati e riarrangiati volontariamente, inserendoli in un contesto tradizionale italiano contrapposto all'alternativo e al queer.
Il lavoro cerca di trascendere la stereotipata percezione e rappresentazione dei generi e delle categorie, sovvertendo l'immaginario e l'estetica collettivi celebrati nella società e nella cultura popolare del sud Europa, sbattendo in faccia allo spettatore il nostro grido di rivoluzione: “Do you see me now?” (Ci vedete ora?)

 

The project arises from the necessity of two different realities working in two different places (Germany and Italy)but sharing common roots, of exploring in detail both the international and the national idea of Italy and more specifically of developing concepts and ideas about being Italian and living today in this society.
The past and the present of or country, our roots, our sensation rooted in our memory are some of the aspects we have dealt with, dwelling upon those themes that we felt closer: family, traditional values, myths, religion, clichés, everything filtered through or personal experiences.
This research gave rise to a series of images and situations born during all the creative process in different and well selected spaces and places that then mixed in a uniform composition.
We have researched the way these fragments, carrying specific memories, could be brought together in order to create a new and surprising result, re-contextualizing and transforming their original nature into something else.
We have replaced and rearranged them voluntarily, putting them in an traditional Italian context in opposition to the alternative and the queer.
The work tries to transcend the stereotyped perception of genres and categories, subverting the collective imaginary and aesthetics celebrated in Southern Europe society and popular culture, crying loudly to the spectator our revolution: “Do you see me now?”